sabato 28 luglio 2007

Suggestioni

Ieri.Io,sotto la doccia.Chiudo gli occhi,mi bagno lentamente i capelli,li accarezzo e vedo lei.Fa i miei stessi gesti.Come in uno specchio.
E il mio olfatto si sente stimolato da un prepotente profumo di incenso.
Sono 17 anni che manca,eppure, chiudendo gli occhi, la ricreo perfettamente.
La mia memoria non ha scordato neppure un particolare.
Tutto perfetto.
Cosi' com'e' perfetto il dolore insostenibile dell'assenza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Già, si tratta proprio di perfezione. E la perfezione di questo dolore è nella sua ripetibilità assoluta, nell'essere perfettamente identico nella sua iterabilità. Movimento puro, autentico e auto-autentico, così potente da non aver bisogno di esercitarsi costantemente. E forse nemmeno di avere sudditi