mercoledì 8 agosto 2007

Il sentimento delle cose - Paolo Benvegnu'

E vive ancora il sentimento delle cose,
mentre noi amiamo controllare tutto
La vita i pensieri degli altri, la morte
E non amiamo neanche il pane che mangiamo.
Noi non ringraziamo
Ma vive ancora il sentimento delle cose
Vivono gli alberi le case i sassi i nostri sogni le tv a colori,
le navi senza radici.
E siamo stupidi a pensare di esser soli,
senza più limiti senza più colori
Mentre noi siamo tesi a moltiplicare tutto.
Non riusciamo a considerare che le nuvole ci guardano e i mari ci controllano.
Ho visto i platani parlare con le antenne e il vento caldo confermare tutto, i treni e le radici scambiano segnali in codice.
E ho sentito nettamente i cani bisbigliare
Possibile che mentre dominiamo tutto, ricostruiamo tutto e distruggiamo tutto. Perdiamo la memoria e non ne sentiamo la mancanza e intanto i pesci continuano a nuotare.
Quanti libri nell’acqua per non affogare
Mentre noi siamo tesi a moltiplicare tutto.
Non riusciamo a considerare che le nuvole ci guardano e i mari ci controllano,
le piante si difendono e i libri ci feriscono perché manchiamo della necessaria dignità
Un camion mi ha parlato del silenzio.
E ho visto un libro che stracciava banconote.
Un servo muto che adorava una voce
Le nostre armi stanno architettando un ammutinamento generale
Ma a questo impero ne succederanno tanti sempre più crudeli
ma sempre più eccitanti.
Ma forse allora i sentimenti delle cose ci chiameranno ci sveleranno tutto.
E forse ci re-insegneranno lo stupore

2 commenti:

Anàr Elèn ha detto...

Ma tu guarda... oggi ho anche letto il tuo post.

Il mare verticale.

E sono tre giorni che la sento quasi ininterrottamente.

un bacio prof.

(mignolo)

Roberto ha detto...

Io avevo pensato a questo:

"Quando chiudo la porta non sento di aver chiuso una parte della mia vita, sento solo che là dentro è rimasto tutto, nelle stanze vuote.
Scendo le scale a passo di gambero, cado, mi rialzo e capisco...
la pioggia lava le ingiurie del tempo e la lordia degli uomini.
Ma il tempo viaggia con il suo ombrello aperto a braccetto con il ricordo."

http://cargovessel.wordpress.com/2007/05/04/la-memoria-delle-cose